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Diventa ciò che vuoi | Cogito et Volo

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Il primo passo è agire, il secondo è abituarti al cambiamento e il terzo è vivere
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Title Diventa ciò che vuoi | Cogito et Volo
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Keywords consistency
Keyword Content Title Description Headings
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Headings
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SEO Keywords (Single)

Keyword Occurrence Density
di 43 2.15 %
che 41 2.05 %
il 23 1.15 %
la 18 0.90 %
è 16 0.80 %
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settembre 6 0.30 %
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oppure 5 0.25 %

SEO Keywords (Two Word)

Keyword Occurrence Density
ciò che 12 0.60 %
settembre 2018 5 0.25 %
che vuoi 5 0.25 %
gennaio 2018 3 0.15 %
e di 3 0.15 %
sensazione di 3 0.15 %
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Più sai 3 0.15 %
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Leonardo Brazzoni 3 0.15 %
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Anna Tonazzi 3 0.15 %
e più 3 0.15 %
sai e 3 0.15 %
posso mica 3 0.15 %
è abituarti 2 0.10 %
secondo è 2 0.10 %
il secondo 2 0.10 %
agire il 2 0.10 %

SEO Keywords (Three Word)

Keyword Occurrence Density Possible Spam
e più sei 3 0.15 % No
non posso mica 3 0.15 % No
ciò che vuoi 3 0.15 % No
sai e più 3 0.15 % No
Più sai e 3 0.15 % No
la sua parte 2 0.10 % No
quella sensazione di 2 0.10 % No
sensazione di angoscia 2 0.10 % No
ciò che voglio» 2 0.10 % No
«Divento ciò che 2 0.10 % No
di quello che 2 0.10 % No
che vuoi fare 2 0.10 % No
alta voce «Divento 2 0.10 % No
ad alta voce 2 0.10 % No
Twitter Instagram Youtube 2 0.10 % No
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Tu meriti di 2 0.10 % No
il terzo è 2 0.10 % No
ciò che vuoi» 2 0.10 % No
che in questo 2 0.10 % No

SEO Keywords (Four Word)

Keyword Occurrence Density Possible Spam
Più sai e più 3 0.15 % No
sai e più sei 3 0.15 % No
cambiamento e il terzo 2 0.10 % No
il secondo è abituarti 2 0.10 % No
lun 15 gennaio 2018 2 0.10 % No
Come funziona l’All You 2 0.10 % No
funziona l’All You Can 2 0.10 % No
l’All You Can Eat 2 0.10 % No
You Can Eat giapponese? 2 0.10 % No
Tu meriti di vivere 2 0.10 % No
Il primo passo è 2 0.10 % No
primo passo è agire 2 0.10 % No
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è agire il secondo 2 0.10 % No
agire il secondo è 2 0.10 % No
secondo è abituarti al 2 0.10 % No
quella sensazione di angoscia 2 0.10 % No
Liceo classico lun 15 2 0.10 % No
idea di quello che 2 0.10 % No
ad alta voce «Divento 2 0.10 % No

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Mi sembra il periodo giusto per riflettere su un argomento molto importante, che potrebbe modificare il tuo stato mentale e dunque il modo in cui prendi le decisioni. Nietzsche diceva «Divieni ciò che sei!». Cosa ti fa pensare questa frase? Io penso alla predestinazione, alla genetica, all’impossibilità di mutare forma, ad un percorso già tracciato. Ovviamente non era questo che Nietzsche intendeva, ma «Divieni ciò che sei!» nasconde un significato molto più profondo, un invito ad esprimere pienamente le proprie potenzialità, il proprio Io. Ad ogni modo questo invito mi lascia con un po’ di amaro in bocca. Hai presente quella sensazione di angoscia esistenziale che ogni tanto bussa al nostro cervello chiedendo di giocare con i nostri neuroni? Ecco! È una frase che può trarre in inganno. Ti è mai capitato di sentirti predestinato a qualcosa? Ti faccio un esempio (magari ti è capitato proprio questo). Hai appena finito le scuole superiori e non hai la più pallida idea di quello che vuoi fare da grande, o magari la scelta di intraprendere una certa strada ti spaventa, ma ecco che ti arrivano in soccorso gli amici e i parenti: «Hai sempre preso bei voti in matematica, perché non studi ingegneria?» oppure «Non pensare minimamente di studiare materie umanistiche, non hai mai brillato nei temi di italiano.» Ecco allora che, non avendo la minima idea di quello che vuoi fare, oppure preso da mille insicurezze che non ti permettono di accettare pienamente la tua scelta iniziale, scegli la via più facile, ovvero fai scegliere agli altri la tua strada. Magari pensi «Carlo ha ragione! Non ho mai scritto un tema decente in tutte le scuole superiori, non posso mica lanciarmi nel settore umanistico», oppure «Qui tutti mi dicono che sono bravo in matematica, non ho mai pensato di studiare ingegneria, ma adesso che ci penso effettivamente potrebbe essere la mia strada. Sì, ho deciso! Sarò un ingegnere!» Se questo è il risultato di «Diventa ciò che sei!»direi che è una bella fregatura. Fermo un attimo. E se provassimo a cambiare la frase? «Diventa ciò che vuoi!» Questa sì che mi piace! E a te? «Diventa ciò che vuoi!» non mi lascia quella sensazione di angoscia di cui parlavo prima. Prova a pronunciarla ad alta voce: «Divento ciò che voglio!», come ti senti? Io mi sento libero e percepisco una sensazione di adrenalina che parte dal petto e si dirige verso gli arti, una sensazione stupenda che invade il mio corpo e mi dà l’idea che, in questo istante, sarei anche in grado di correre una maratona, oppure, visto che in questo momento sto scrivendo, di digitare sulla tastiera alla velocità della luce. Tu invece? Se non hai percepito nulla prova a metterti in piedi, testa alta, petto in fuori, pugni serrati e occhi chiusi, ed ora prova a ripeterlo ad alta voce «Divento ciò che voglio!» Ovviamente è innegabile che la genetica giochi la sua parte. Insomma, chi vogliamo prendere in giro, se ho gli occhi scuri e i capelli castani, non posso mica pensare di alzarmi dal letto domani mattina e di ritrovarmi biondo con gli occhi azzurri.  Certamente! Anche l’ambiente gioca la sua parte. Se vivo in una famiglia povera non posso mica pensare di comprare tutti i libri che voglio oppure visitare tutti i paesi del mondo come e quando voglio. Va bene! Quindi sono uno sfigato. Eh no caro mio!  Se vuoi sentirti uno sfigato per il resto della tua vita fai pure, non ti preoccupare, tanto ti ci abitui. Se, invece, vuoi tirare fuori il leone che c’è in te e metterti in gioco per diventare ciò che vuoi, credimi, il cammino sarà meraviglioso. Non ti dovrai preoccupare se cambierai idea, se passerai da un progetto all’altro, senza che il successivo c’entri nulla col precedente. Il concetto di diventa ciò che vuoi non ha limiti. Non ti impone di seguire una strada predeterminata ma, giorno dopo giorno, ti invita a costruire le strade da percorrere. Non importi troppi limiti, perché poi finisci per crederci e quindi ti abitui al senso di impotenza. Crea le tue storie, esplora nuovi mondi, continua a crearti per tutta la vita. Hai molto potere ed è giunta l’ora che te ne accorga e che lo dimostri a te stesso. Il primo passo è agire, il secondo è abituarti al cambiamento e il terzo è vivere. Tags: Diventa ciò che seiDiventa ciò che vuoifuturogiovaniioNientzschescelte Facebook Twitter Google+ LinkedIn increasingly Pinterest Tumblr Email Leonardo Brazzoni Studio psicologia e amo leggere saggi e libri divulgativi psicologici e filosofici. La passione per la lettura è la cosa migliore che mi sia "capitata" nella vita. Credo che la forza di un libro non risieda solamente nella sua capacità di sorprendere il lettore e di incuriosirlo, ma anche nella sua capacità di cambiare completamente gli schemi mentali di una persona e di migliorarla. I libri sono l'unica dipendenza che consiglio a chiunque perché, al contrario di molte droghe che ti fanno agire automaticamente, la conoscenza implica riflessione e ponderazione. Più sai e più sei libero di essere realmente te stesso e non un automa che agisce in wiring a semplici input. Più sai e più sei umano. Più sai e più sei felice. Inoltre, ritengo che sia importante agire e condividere con gli altri le proprie idee perché, senza l'azione, il pensiero ha poco valore. Quindi, eccomi qua! Articolo PrecedenteL’Assicurazione nell’Era Digitale Prossimo Articolo Westworld Articoli correlati Come funziona l’All You Can Eat giapponese? L’animo devi mutare, non il cielo! 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Anna Tonazzi su Caro lettore, mi chiamo Liceo classico lun 15 gennaio 2018 Sono d'accordo e infatti non ho detto nulla sulle altre… Leggi Tutto COGITOETVOLOHome Chi siamo Statuto dell’Associazione Iscrizione alla Newsletter News dalla redazione Privacy policy Contattaci In redazione   Elisabetta Ciavarella, Susanna Ciucci, Federica La Terza, Francesco Pirrotta, Martina Raule, Alvise Renier, Sabrina Sapienza, Chiara Tomasella Collaboratori   Rossella Azzara, Elisa Bonaventura, Leonardo Brazzoni, Domenico Cassese, Laura Ciampi, Mattia Conselvan, Giuseppe Currao, Alberto Ferro, Mirjam Frakulla, Michela Guidotto, Alessandro Lutman, Elia Mastriani, Giada Mattiuzzi, Sara Migliorini, Andreea Ioana Nicolae, Sara Properzi, Davide Spinelli, Giacomo Taggi, Anna Tonazzi, Guido Vassallo, Sveva Vitale I contenuti di questo blog sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia. 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